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L’area transfrontaliera italo-slovena, se vista come teatro delle vicende legate alla I Guerra Mondiale, si presenta come uno dei siti più ricchi di beni e lasciti storico-culturali relativi a tale periodo storico.
Il progetto POT MIRU-VIA DI PACE prevede di creare, nell’area del confine terrestre, un unico itinerario culturale transfrontaliero che colleghi i sentieri esistenti e valorizzi i lasciti storici, le tracce e l'eredità culturale delle diverse regioni interessate ed al contempo le ricchezze naturalistiche del territorio di confine, rafforzando così i rapporti tra cittadini di confine ed il senso di appartenenza europea, migliorando l’attrattività e la competitività dell'area grazie alla creazione di un prodotto turistico/culturale unico ed integrato tale da assicurare un impatto sull'area anche nel lungo periodo ed una visibilità europea.
L'area tra Alpi Carniche e Alpi Giulie, la sorgente e la foce dell'Isonzo, il parco nazionale del Triglav, il parco naturale delle Prealpi Giulie e la riserva naturale allo sbocco dell'Isonzo, il Carso ed il Collio a cavallo del confine è straordinariamente ricca non solo per i lasciti culturali ma anche per il suo patrimonio naturale e ambientale e per altre peculiarità che già oggi, sebbene con un'offerta frammentata, rappresentano un eccellente prodotto turistico.
Al fine di sviluppare tale potenziale e dare allo stesso visibilità europea quale prodotto culturale e turistico unico e di nicchia, le istituzioni del territorio propongono, nell’ambito del progetto POT MIRU-VIA DI PACE, di promuovere programmi congiunti didattico-educativi, di ricerca e turistico-culturali e di conservare così la memoria di tutti coloro che hanno sofferto e diffondere al contempo valori fondamentali quali la pace, la visione ed uno sviluppo unitario e duraturo del territorio transfrontaliero con una maggiore attenzione al turismo responsabile.